Redazione regolamento interno o disciplinare sull’utilizzo di internet
L’utilizzo degli strumenti elettronici e soprattutto la navigazione in internet, espone i dati trattati dall’azienda a rischi crescenti dovuti ai sempre più numerosi ed invasivi virus ed accessi non autorizzati tramite la rete. Il titolare del trattamento è obbligato a predisporre tutte le misure di sicurezza atte a ridurre i rischi ed a garantire la disponibilità, integrità e corretta gestione dei dati.
Ai sensi dell’art. 2050 del codice civile, il Titolare del trattamento “è tenuto a fornire la prova di avere applicato le misure tecniche più idonee a garantire la sicurezza dei dati detenuti” ed ai sensi dell’ art. 2049 c.c. “è responsabile per i danni arrecati dal fatto illecito dei loro commessi nell’esercizio delle incombenze cui sono adibiti”.
L’individuazione di regole chiare e precise per l’utilizzo dei beni aziendali da parte di dipendenti e collaboratori diviene indispensabile per l’azienda focalizzata all’ottimizzazione della gestione ed alla sicurezza dei dati, volta alla consapevolezza ed al rispetto dei dati trattati.
Il Disciplinare interno o Policy Aziendale o Regolamento interno, redatto secondo le indicazioni delle “Linee Guida del Garante per la posta elettronica ed Internet”(link ) e nel rispetto dello Statuto dei lavoratori (Legge n.300/1970), è il documento che contiene le prescrizioni e norme di comportamento per un corretto utilizzo della strumentazione elettronica ed informatica, corretta gestione dei software, mail aziendali, navigazione in Internet, utilizzo dei telefoni cellulari, modalità di accesso alle aree e locali.
La redazione del Disciplinare interno, la cui adozione è norma prescrittiva, diventa essenziale in ogni contesto organizzativo, pubblico e privato. Il datore di lavoro deve definire le modalità d’uso, tenendo conto dei diritti dei lavoratori, salvaguardando la riservatezza delle informazioni e responsabilizzando i propri dipendenti e collaboratori. Un completo ed articolato Regolamento tutela il datore da eventuali illeciti commessi dai propri collaboratori, consentendo richiami disciplinari.